Passiamo ora alla perete della cappella adiacente all'altar maggiore. Nella lunetta superiore troviamo raffigurato il Santo in ginocchio di fronte alla croce, sostenuta a fatica dal carnefice che tiene anche la corda per legarlo. Ai lati ci sono due gruppi di figure: giudici, soldati e spettatori. Sullo sfondo della piazza, tra gli edifici digradanti, si scorgono altre persone.
Ecco il passo della Leggenda Aurea:
' Egea (proconsole in Acaia dove si trova Patrasso) comandò a ventun uomini di legarlo e sospenderlo alla croce per le mani e i piedi perchè il supplizio avesse a durare più a lungo. Mentre Andrea era condotto al supplizio si affollò molta gente intorno a lui e dicevano: « Il suo sangue innocente è sparso senza motivo». Ma l'apostolo li pregò di non impedire il suo martirio. Quando Andrea vide da lontano la croce la salutò con queste parole: « Salve o croce santificata dal corpo di Cristo e ornata dalle sue membra come da pietre preziose: prima tu incutevi un terrestre terrore ma ora ispiri amore celeste e ci apparisci come una grazia. Lieto e sicuro vengo a te e tu accoglimi benignamente perchè sono il discepolo di Colui che su di te fu sospeso; io sempre ti ho amato e ho desiderato il tuo abbraccio. 0 cro ce a lungo desiderata, sempre amata e cercata perchè accogliesti su di te le sacre membra di Cristo prendimi agli uomini e rendimi al mio Signore, che mi accoglierà per mezzo tuo perchè per mezzo tuo mi ha redento».'
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